Megaupload, FBI trova pornografia infantile sui server

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Le autorità statunitensi stanno studiando le immagini di abusi sui minori scoperti sui server di Megaupload, piattaforma di Kim Dotcom. Il materiale è stato scoperto durante l’esame dei contenuti da parte dell’FBI, presenti nello storage online. I file sono stati  sequestrati. Dotcom, 38 anni, è attualmente in libertà provvisoria in attesa di un’udienza di estradizione. Le autorità dicono che ha usato Megaupload e dei suoi siti affiliati per fare consapevolmente soldi mediante la circolazione di film piratati e giochi, violando il copyright di terze parti. Il portavoce dell’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Orientale della Virginia, Peter Carr, ha riferito che c’è un’indagine in corso riguardo le immagini di pornografia infantile presenti sui server. Gli esperti dicono che è improbabile che Dotcom possa essere ritenuto responsabile di tali contenuti.

“Essere accusato di possesso di materiale tanto discutibile, è molto più grave della violazione del diritto d’autore. Non è giusto che un provider paghi per tale reato, se non coinvolto nella vicenda”. Queste le parole di Matthew Dunn, portavoce della US Homeland Security Child Exploitation. Ci sono stati casi di forum su internet che sono stati chiusi per contenere tali materiali, ma i siti di cloud computing e social network di solito non accettano attività illegali sui proprio siti e che, eventualmente, cooperano per rimuovere tale materiale, qualora ci fosse. Il direttore del Ecpat Kiwi, agenzia di protezione dei minori, Alan Bell, ha detto che prendere di mira i proprietari dei siti ospitanti tali contenuti non è stato utile nel prevenire ulteriori abusi. Nel frattempo, l’importante rivista tedesca Stern ha dipinto Dotcom come un uomo narcisista che ha agito come un “bambinone”, senza pensare realmente ai guadagni.

Il magazine settimanale di news ha dedicato sei pagine all’ex cittadino tedesco che ora vive in Nuova Zelanda sotto severe restrizioni mentre combatte in un processo di estradizione verso gli Stati Uniti, dove le autorità lo hanno accusato di violazione di copyright. Gli esperti dicono che Megaupload è improbabile che possa essere ritenuto responsabile del materiale pedopornografico, in quanto è stato caricato dai clienti. La polizia ha rimosso le immagini ritrovate e si impegna ad identificarne altre per la definitiva cancellazione sui server: sono file facilmente identificabili e chiaramente illegali, mentre il materiale pirata è difficile da identificare ed eliminare. Dotcom, infine, sostiene anche i mandati di perquisizione utilizzati dalla polizia a perlustrare la sua Coatesville villa erano illegittimi e chiede, pertanto, la restituzione dei i suoi computer, perché contengono informazioni di cui ha bisogno per difendersi dall’estradizione. Il giudice si esprimerà in merito entro questa settimana.

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