Like-a-hug, i “mi piace” di Facebook non sono più solo virtuali

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Ad ogni “mi piace” via Facebook si potrà ricevere un abbraccio. Se indossi il giaccone Like-a-hug esso ti avvolgerà e stringerà il corpo dandoti la sensazione di un abbraccio. Se poi strizzi le maniche del giaccone e mandi l’impulso via Internet, ricambierai l’abbraccio. A proporre il capo sono stati dei ricercatori del Tangible Media Group del Mit,il Massachusetts Institute of Technology, mentre chiacchieravano fra loro su Skype sull’argomento della limitata capacità di interazione delle tecnologie di video conferenza. La condivisione è alta, ma mancano le sensazioni e il corpo. Si è sul web, su un mondo cibernetico, a cui ci colleghiamo solo attraverso un dispositivo elettronico, quale smartphone, pc o tablet, siamo lontani fisicamente dalle persone anche se parliamo e condividiamo con loro qualche cosa.
La condivisione è enorme se si considerano i social network, in particolare Facebook, che è entrato a far parte della quotidianità del suo miliardo di utenti attivi. Ma occorre inventare una specie di “interfaccia” che ci consenta anche di sentire fisicamente le condivisioni che piacciono ai nostri amici, qualcosa che ci faccia sentire vicini e che permetta loro di sentirsi vicini a noi non solo via web. E così nasce il prototipo del giaccone chiamato “Like-a-hug – Come un abbraccio”, che si espande ogni volta che si riceve un Like su Facebook e che ci dà la sensazione fisica di un abbraccio.
Ogni volta che qualcuno clicca “Mi piace” su post, foto, video da noi pubblicati la giacca ce lo notifica fisicamente gonfiandosi e vibrando. Inoltre si scalda, molto leggermente, dandoci la piacevole sensazione di un abbraccio reale, proprio come quello di una vera persona. I ricercatori stanno creando, sempre di più, prodotti che permettono di far diventare sempre più reale e concreto il mondo virtuale, con una maggior interazione tra i due mondi.

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