Internet, il 39% dei giovani non ascolta i consigli sulla sicurezza in rete

Home > News > Internet, il 39% dei giovani non ascolta i consigli sulla sicurezza in rete

Sicuramente i dati di questa ricerca faranno molto discutere sopratutto oggi che si celebra L’Internet Day. Difatti nonostante i molteplici avvertimenti, e le numerose modalità per ovviare al problema, è sempre più ampio il divario sulla percezione che hanno i genitori e i figli riguardo la sicurezza in Rete. Difatti anche se, il tema è molto più dibattuto rispetto agli inizi della diffusione del web tutt’oggi restano ancora numerose lacune nel rapporto genitori-figli riguardo il rapporto e soprattutto l’uso che si fa di internet.

Grazie ad una ricerca diffusa proprio oggi, condotta da Eu Kids Online, dal titolo “Genitori e figli lontani in tema di navigazione sicura su Internet”, emerge dai dati un risultato inquietante e del tutto lampante visto le cifre. Ben il 39 per cento dei ragazzi italiani dichiara di seguire solo in maniera sporadica i consigli dei genitori riguardo la sicurezza in Rete, a questi vanno aggiunti un altro 8 per cento che ha affermato di non seguire affatto nessuna raccomandazione in merito.

Quindi un divario dai toni molto accentuati tra i comportamenti effettivi che i ragazzi hanno online e la relativa percezione che ne hanno i loro genitori. Ben Il 63 per cento dei genitori dichiara di ”agire in maniera positiva” intendendo con questa precisazione di suggerire i giusti comportamenti ai propri figli riguardo i propri contatti on line.

Di queste spiacevoli situazioni, il 56 per cento è rappresentato  da situazioni che possono turbarli, ed il 26 per cento rappresenta invece situazioni che li hanno già infastiditi. A confermare questa fiducia dei genitori, c’è un elevato numero di quest ultimi che si dichiara ”sicura e capace” per offrire un aiuto ai propri figli in situazioni difficili. Inoltre il 70 per cento dimostra di confidare  nelle capacità di autodifesa dei ragazzi.

Ancora più significato l’82 per cento dei genitori intervistati che afferma di ritenere “altamente improbabile” che i propri figli possono incorrere in situazioni spiacevoli online. L’unico dato che controbilancia un pò la “fiducia” dei genitori, è il 54 per cento che ha precisato che comunque svolge un’attività di controllo della navigazione dei ragazzi dopo che si sono connessi.

Lascia un commento