Ilari Nurmi, dopo il lancio dei nuovi Lumia abbandono Nokia

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Nokia è pronta alla svolta anche nel settore del marketing, è di poche ore fa, infatti la notizia che Ilari Nurmi, vicepresidente product marketing e responsabile della strategia smartphone di Nokia, ha lasciato definitivamente l’azienda finlandese. Non si conosce ancora se sia stata una sua decisione o se sia trattato di una scelta dei piani alti dopo i gravi errori commessi durante le campagne pubblicitarie lanciate, nei mesi scorsi, prima della presentazione dei nuovi smartphone Nokia della serie Lumia. La notizia, di poche ore fa, è stata solamente la conferma di quello che un po tutti si aspettavano dovesse, prima o poi, accadere.

Nokia ha da sempre puntato molto sui nuovi dispositivi Lumia al fine di risollevarsi dalla lunga crisi che sta man mano portando sempre più verso il fallimento del colosso della telefonia mobile che, al momento, si sta reggendo a galla solamente grazie al supporto di Microsoft, supporto che potrebbe presto terminare dato che l’azienda di Redmond, oltre Nokia, sta abbracciando nuovi produttori di smartphone come ad esempio Samsung che ha presentato il nuovo Ativ S dotato di Windows Phone 8.

A pagare gli errori della campagna pubblicitaria di Nokia, definita da alcuni “ingannevole” sulle prestazioni dello stabilizzatore ottico del Top gamma: il Lumia 920, sembra sia Ilari Nurmi, ma gli errori sono molti, primo fra tutti il ritardo commesso nella comunicazione del prezzo dei nuovi dispositivi e la mancata comunicazione di una data ufficiale di lancio che doveva essere annunciata ai carrier. Tanti piccoli errori che potrebbero costare caro a Nokia, soprattutto in un periodo non certo economicamente florido per l’azienda.

Non rimane dunque che attendere e scoprire come il colosso finlandese riuscirà a recuperare i duri trimestri di perdite registrati negli scorsi anni, certo è che dalle indiscrezioni trapelate il settore marketing di Nokia sta lavorando a pieno regime al fine di riuscire ad ottenere risultati soddisfacenti in un mercato dominato da Android e iOS.

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