Google Knowledge Graph porta risultati semantici migliori

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Google è molto attento alla tecnologia di ricerca di ultima generazione. Basti pensare al Knowloedge Graph, il grafico della conoscenza che promette di rendere la ricerca di Google molto più ricca e precisa. Il Knowloedge Graph collega la query di ricerca Google knowledgebase di oltre 500 milioni di persone, cose e luoghi per mostrare le informazioni rilevanti in una barra laterale lungo i risultati della ricerca. Google si sta muovendo in questo modo, andando oltre la semplice rilevanza delle parole chiave per fornire risposte (un po’come un “motore di conoscenza computazionale”). Con Knowledge Graph, Google può aiutare a restringere i risultati della ricerca e fare distinzioni tra parole con significati diversi (ad esempio, Taj Mahal, il monumento Taj Mahal invece del musicista).

Oltre i risultati della ricerca, troveremo fatti correlati che Google dice di aggregare in base a quanto cercato per la prima volta da altri utenti. Vedremo, ad esempio, i titoli dei libri correlati se cerchiamo su Google “Charles Dickens” e di edifici se si cerca Frank Lloyd Wright. Questi “fatti” collegati possono aiutare l’utente a scoprire cose nuove che non avrebbe mai pensato di cercare. Da questo punto di vista, il grafico della conoscenza rappresenta un ottimo strumento anche per ampliare le proprie conoscenze personali, sviluppando dei percorsi di ricerca dinamici e più corposi, legati alle nostre modalità di ricerca in Rete. Tale funzionalità è stata lanciata oggi negli Stati Uniti a partire da oggi.

ll grafico migliora la conoscenza di Google Search in tre modi principali :

  • Trova la cosa giusta

Google capisce la differenza, anche dal punto di vista linguistico in merito alle parole digitate, restringerndo i risultati della ricerca basandosi sul significato delle parole:

 

 

  • Ottenere la sintesi migliore 


Con il Graph Knowledge, Google può meglio comprendere la query, in modo da riassumere i contenuti rilevanti intorno a quel tema, che includono fatti chiave. Ad esempio, se ricerchiamo “Marie Curie”, scopriremo quando è nata e quando è deceduta, ottenendo anche informazioni sulla sua educazione e sulle scoperte scientifiche:

 

Il grafico della conoscenza ci aiuta anche a comprendere le relazioni tra le cose. Marie Curie è una persona nel grafico conoscenza, e aveva due figli, uno dei quali ha vinto anche un Premio Nobel, così come un marito, Pierre Curie, che ha sostenuto un terzo premio Nobel per la famiglia. Tutti questi elementi sono collegati nel nostro grafico. Non è solo un catalogo di oggetti, ma un modello di queste interrelazioni: l’intelligenza tra le diverse entità è la chiave di questo processo.

  • Ricerca più ampia e profonda

Il grafico della conoscenza può aiutarci a fare delle scoperte inaspettate, imparando un fatto nuovo, anche senza richiederlo specificamente. 

 


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