Facebook invaso da porno e da immagini raccapriccianti

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Nonostante l’annuncio di Facebook circa la sua campagna di controllo dei contenuti non adatti, il social network è stato invaso da una quantità fuori controllo di materiale decisamente poco piacevole da vedere.

Sono alcuni giorni infatti che l’utenza di Facebook è letteralmente indignata per l‘exploit fuori controllo di immagini e filmati conteneti pornografia, violenza sugli animali o immagini che vanno etichettate, in ogni caso, come raccapriccianti.

La diffusione di queste immagini avviene tramite un virus che diffonde link con argomenti esca, solitamente trattano di notizie di grande interesse come il gossip; questi link, se cliccati, infettano l’account rendendolo il vettore per la diffusione dei contenuti che sono ora al centro dell’attenzione.

Diverse testate giornalistiche si sono interessate alla questione ed in particolare, la prima in assoluto, il “Christian Post” che ha aspramente criticato il social network sostenendo che:

“Facebook sta diventando una raccolta di immagini pornografiche e violente”

In molti stanno ora cercando di imputare l’accaduto a qualcuno in particolare e diversi utenti puntano il il dito verso “Anonymous”. Questi si è da diverso tempo schierato, in modo aperto, contro la società di Mark Zuckerberg minacciandola di attacchi hacker; uno era stato annunciato proprio per lo scorso 5 novembre ma di cui non s’è avuta traccia. Anonymous non si è comunque attribuito questo attacco e considerando che il suo gruppo, come altri della sua risma, tende a prendersi i meriti delle imprese che compiute, sorge il legittimo dubbio che effettivamente non c’entri nulla con l’accaduto.

Nel frattempo Facebook ha annunciato di aver aperto un’inchiesta per vederci chiaro sull’accaduto mentre numerosi utenti hanno trovato come soluzione, provvisoria o definitiva, al problema la sospensione dell’utilizzo del social network in favore del suo grande concorrente Twitter in cui hanno preso a sfogarsi.

Principale fonte di disturbo non sarebbero stati i semplici contenuti porno ma le immagini scandalose di violenze fatte agli animali o le ancora peggiori immagini macabre (come di teste mozzate o di bambini morti). Molti utenti comunque non hanno abbandonato definitivamente i loro vecchi account ma solo per il tempo necessario a far esaurire questa crisi.

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