Come4.org, il sito porno che fa beneficenza

Home > News > Come4.org, il sito porno che fa beneficenza

E’ nato da poco un nuovo sito, davvero particolare, ovvero un sito porno con la vocazione della beneficenza; si chiama come4.org. Il sito si basa sulla considerazione che il maggior numero di soldi che girano sulla rete fanno riferimento proprio al mercato dei siti dedicati alla pornografia, che contano all’incirca 100 miliardi di fatturato l’anno, pertanto, l’ideatore di come4.org ha pensato bene di utilizzare i proventi cospicui di tale attività per fare del bene, indirizzandoli alla beneficenza.

L’idea è di due ragazzi di Milano,  Riccardo Zilli e Marco Annoni, che hanno creato la prima realtà del tipo a livello mondiale, che devolve completamente i suoi proventi alla beneficenza. I due milanesi hanno iniziato prendendo in considerazione una prima causa, ovvero quella della Asta Philpot Foundation, fondazione Inglese, che lotta per garantire il diritto di avere una sessualità attiva anche per quanto riguarda i disabili, per disabilità originarie o acquisite, e della quale si possono avere informazioni alla pagina ufficiale della fondazione.

Il sito si avvale di donazioni volontarie per quanto riguarda il materiale pornografico che userà all’interno delle sue pagine, donazioni che dovranno riguardare filmati completamente amatoriali che potranno essere visionati solo dagli abbonati al sito, che dovranno pagare un prezzo iniziale per iscriversi al sito. anche in questo caso quindi si tratta di uno dei fenomeni preferiti del web in questo momento, ovvero di un’azione di crowdfunding, almeno per quanto riguarda questa fase iniziale di lancio del sito; tuttavia gli ideatori pensano già ad un lancio effettivo del sito, una volta reperito più materiale, anche attraverso una serie di presentazioni a sorpresa che si potranno tenere prossimamente nelle piazze delle più note capitali europee, riscuotendo se non successo quantomeno una sicura curiosità da parte degli ignari, o meno, visitatori.

Si tratta quindi di una vera e propria campagna contro le classiche reti del porno, che spesso sfruttano la categoria per avere introiti a fini commerciali.

 

 

 

 

Lascia un commento